Conegliano 1953: Raduno vespisti.
Se vuoi andare subito alla Ricetta "Green" Parte 2 e Parte 3:
Le Origini - Parte 1
Come tuffarsi nella Storia di un'azienda, di un Distretto e di un territorio e scoprire un'antica ricetta “green” per la pulizia casalinga dell’Acciaio Inox.
Tutto cominciò nel 1960 quando Giovanni Perin, forte di studi e di esperienze di settore, decise di avviare la propria attività divenendo ben presto un punto di riferimento per quel “Distretto Industriale”, la Inox Valley, che nel frattempo si stava sviluppando in Veneto, fra le province di Treviso e Belluno.
Oggi, giunta alla terza generazione, la F.lli Perin srl è leader mondiale nella lavorazione dell’Acciaio Inox per la produzione di componenti per grandi impianti nel settore HoReCa, comunità, industria e arredamento. Una storia aziendale di successo capace di ben coniugare l’esperienza del “Fondatore” con la ricerca e lo sviluppo tecnologico, prestando speciale attenzione alle relazioni con la clientela e garantendo una filiera tutta “Made in Italy”.
Con questo piccola ricerca storica abbiamo voluto rendere omaggio a nostro padre ricordando di quando, ancora piccole, lo seguivamo nella sua “officina” e tutto quello che faceva appariva meraviglioso ai nostri occhi. Così come quando prendeva la Cenere dal caminetto, l’Aceto, il Limone e, addirittura, l’Olio d’Oliva e tutto quello che faceva ci sembrava l’opera di un Mago!
Paradossalmente e fortunatamente, queste antiche procedure “alchemiche” rientrano oggi in una moderna Cultura della Sostenibilità che vuole contrastare, con buone pratiche di vita quotidiana, inquinamento e degrado dell’Ecosistema, però per noi rappresentano ancora un piccolo e romantico tuffo negli affetti del nostro passato.
Spero vi piaccia la lettura e che proviate anche voi la “Ricetta del Fondatore”
Cinzia e Monica Perin
Officina Perin 1963: Un lotto di pentole per cucine professionali in partenza per l’Egitto
Premessa alla Storia del Veneto, della F.lli Perin e del suo Fondatore
Prima d’immergerci nella lettura della nostra Ricetta, dobbiamo andare idealmente indietro nel tempo fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando il Veneto si ritrovò in uno stato di estrema arretratezza e sovrappopolazione. Ancora una volta terra di migrazione e povertà.
Fu solo verso la fine degli anni ’50, forte delle rendite dei tanti figli migrati in Nord Europa, Canada, Australia e Sud America e di una struttura sociale che mai si era staccata dalle proprie origini e dai propri territori rurali (come avvenne nel cosiddetto ”Triangolo Industriale” di Lombardia, Piemonte e Liguria) che cominciò a imporsi un originale tipo d’economia che ben presto venne definito come “Modello Veneto”, capace di anticipare e cavalcare l’energia dell’imminente “Boom Economico Italiano”.
Dalla crisi della grande industria di stampo ottocentesco, in Veneto si sviluppò in modo naturale un modello di piccola se non micro impresa familiare, flessibile e specializzata.
In quei tempi, i migliori tecnici e lavoratori cominciarono ad uscire dalle grandi fabbriche dove avevano imparato il mestiere per cominciare, basandosi sulle proprie forze ed economie, a costruire o a rimodernare i piccoli casali di campagna di proprietà, trasformandoli in botteghe artigiane e diventando, loro stessi, piccoli imprenditori.
Piano piano le diverse aree del Veneto si divisero in specializzazioni: meccanica, mobili, moda, calzature, occhiali… nacquero i “Distretti” sempre più specializzati, sempre più produttivi, capaci di dialogare, per le forniture di filiera, con la grande industria anche internazionale.
Tutto questo, però, senza mai abbandonare o rinnegare un passato e una cultura rurale che, anzi, continuava ad essere alimentata dall’affermazione di un modello sociale di grande interazione e integrazione. Il contadino era diventato operaio per poi trasformarsi, a sua volta, in imprenditore, capace di mandare all’università i propri figli ma tenendo ancora, e con orgoglio, nel campo dietro casa, la piccola vigna piantata dal nonno.
Conegliano 1943. Gli operai della Zoppas, con il capomastro Camillo Buosi, celebrano la nascita della prima Cucina Economica a Legna
A Conegliano, nel cuore del Veneto, oggi culla del Terziario avanzato e terra del famosissimo Prosecco, nel 1925 nacque la Zoppas, un’impresa specializzata nella produzione di cucine economiche a legna e via via sempre più all’avanguardia nella produzione di elettrodomestici ad alta tecnologa dove la lavorazione dell’Acciaio Inox era parte integrante di uno sviluppo industriale sempre più complesso e sofisticato. Un’impresa privata, che già nel 1954 aveva più di 1.500 dipendenti, destinata a segnare lo sviluppo sociale ed economico di tutto il Veneto orientale. La diffusione territoriale delle conoscenze tecniche che si originò da questa grande industria portò alla nascita di quel Distretto dell’Elettrodomestico, meglio conosciuto come “Inox Valley”, oggi leader mondiale di settore, a cui la F.lli Perin appartiene di diritto per storia familiare e successo imprenditoriale.
Conegliano 1945. Camillo Buosi, il primo a sinistra, fu fra i primi a lasciare l’azienda madre per divenire lui stesso imprenditore. Giovanni Perin, suo amico, un decennio dopo ne seguì l’esempio.
Giovanni Perin lasciò la Zoppas alla fine degli anni ’50 e, imparato il mestiere, ebbe il coraggio di aprire con la moglie Gianna la sua Bottega artigiana, la sua Officina Perin. Ma Giovanni non era nato in città, la sua cultura, quella di suo padre e dei suoi nonni era una cultura di campagna e così, mentre la sua azienda cominciava a crescere e a svilupparsi con le prime Fiere e le prime commesse internazionali, lui continuò ad usare la cenere, l’aceto di vino e l’olio d’oliva, in saggia e sperimentata combinazione, per pulire e lucidare i suoi lavabi e le sue grandi pentole prima della spedizione… Perché dovevano essere le più belle! Giovanni non poteva che usare i prodotti della sua terra come aveva visto fare a sua nonna tante tante volte per lavare le pentole in cucina o i panni lungo il fiume.
Questa è la sua ricetta.