Inaugurata la collaborazione con WHAD – World Halal Development – per un nuovo Progetto Multiculturale.

25 OTTOBRE 2017  |  CUTURA, EVENTI  |  DI MAURO ZARDETTO

Inaugurata la collaborazione con WHAD – World Halal Development – per un nuovo Progetto Multiculturale.

 

 

Avendo sviluppato nel corso degli ultimi anni ottime relazioni con Algeria, Libano, Iran, Serbia, Kuwait ed Emirati Arabi – ci raccontano Monica e Cinzia Perin – abbiamo cominciato a porci la domanda se fosse giusto sviluppare anche forme di maggiore conoscenza culturale di questi Paesi di fede islamica, e la risposta è stata: SI!

Grazie alla partnership con il Gruppo Ristoratori della Marca Trevigiana, la F.lli Perin partecipa così ad alcuni incontri volti allo sviluppo di nuovi format per il cibo-cultura incontrando la dott.ssa Annamaria Aisha Tiozzo, fra le maggiori esperte al mondo di Certificazione Halal e Presidente di WHAD – World Halal Development – Ente di Certificazione Halal Italiano, che sta sviluppando un proprio progetto chiamato “Le Cucine del Libro”, decidendo di supportarne la presentazione all’interno della Fiera TuttoFood di Milano.

Abbiamo incontrato a TuttoFood la dott.ssa Tiozzo, chiedendole i fondamentali de “Le Cucine del Libro”:

 

Ringraziando innanzitutto Monica e Cinzia Perin per aver capito l’importanza del nostro progetto, mi piace ricordare come quest’anno TuttoFood abbia riservato, sotto la nostra supervisione, un’intera area espositiva ai prodotti certificati Halal, segno di un’attenzione che si fa sempre più concreta.

 

“Le Cucine del Libro” è un progetto sviluppato nell’ambito del nostro programma di ospitalità Italia Bayti – Muslim Friendly Hospitality, segmento italiano di un progetto d’incoming turistico denominato Bayti (dall’arabo: a casa mia) che offre un programma completo di formazione, rating, accreditamento e inserimento in pacchetti turistici FIT e GIT di alberghi, ristoranti, catering e servizi.

 

Per capire l’importanza del fenomeno, dobbiamo considerare che l’indice Muslim Travel Index mostra l’Italia come la seconda meta turistica desiderata per le vacanze dai turisti Sauditi, la terza per i Malesi e la quinta per gli Emiratini. La potenzialità per gli operatori italiani è valutata dallo stesso Indice in diversi miliardi di euro. A fronte dell’altissimo interesse per il nostro Paese, i potenziali visitatori musulmani lamentano però la quasi assenza di servizi a loro dedicati, in particolare la possibilità di cibarsi secondo la propria regola alimentare, Halal.

La collaborazione con i ristoratori trevigiani e con altre realtà venete che si sono ritrovate a Tutto Food ha potuto dimostrare la nostra tesi che ci si può rivolgere ad un pubblico internazionale che cerca la Certificazione Halal pur rispettando, quindi senza snaturare, le tradizioni e i sapori della cucina veneta.
Innanzitutto va sottolineato che tutti i protagonisti hanno avviato o già concluso uno specifico corso di formazione propedeutico al raggiungimento di una attestazione Muslim Friendly come la trevigiana Diana Bertuola, del Ristorante al Ringraziamento di Cavaso del Tomba, come GB Termæ Group di Abano Terme o come Élite Service Group e il Ristorante Barone Rosso nel veronese.

Per capire “Le Cucine del Libro” dobbiamo ricordare che tutte le religioni, e anche molte filosofie, prevedono prescrizioni alimentari. Il nostro format vuole idealmente riunire le regole alimentari delle tre religioni monoteiste, quelle cioè che si riconoscono nel Libro rivelato, la Bibbia, (Islam, Ebraismo e Cristianesimo) proponendo una cucina della pace e del rispetto. I cuochi, formati sulle diverse regole religiose, sostituiscono gli ingredienti proibiti o impuri cercando di mantenere il gusto e la sensorialità della cucina italiana. 

Ugualmente, possono spingersi in elaborazioni “fusion” con un accorto inserimento, in ricette tradizionali che non presentano già in origine controindicazioni per la loro certificazione, d’ingredienti “dedicati” come esempio di multiculturalismo. Io poi, come fosse un talk show, m’inserisco spiegando al pubblico le differenze delle tre regole ed esaltandone le somiglianze, perché le tre religioni su un punto di certo convergono: il mangiare è conviviale. 

Con Annamaria – concludono Monica e Cinzia Perin – considerando la sua grande esperienza del mondo islamico sviluppata anche attraverso le sedi WHAD di Kuala Lumpur (Malaysia ), Jakarta (Indonesia ) e Dubai, vogliamo dare un forte incremento alla nostra presenza nel mercato globale sempre più convinte che il profilo di un’impresa moderna passa sempre, innanzitutto, dal proprio spessore culturale. 

E siamo felici di confermare che la collaborazione con WHAD è stata uno dei pezzi forti del nostro programma HOST 2017. Stay Tuned! 


Si ringrazia per la collaborazione sul set de “Le Cucine del Libro” a TuffoFood 2017: 

  • Associazione Cuochi di Milano e Provincia e Berto’s Cucine
  • Per la Grafica e Stampa: TipoLitografia Mario Paludetti
  • Per le Divise degli Chef: SeriPiave

Mauro Zardetto

Enologo, FilmMaker ed Autore di format internazionali di “Cibo-Cultura” è riuscito a coniugare la ricerca audiovisiva con la passione per l’arte e l'enogastronomia identitaria di qualità. Per la F.lli Perin cura Marketing e Progetti Speciali.

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F.lli Perin